I sospiri della luna

Sembrava che la luna nervosa e pallida
salendo al cielo avesse schiaffeggiato le nuvole
spargendole come tanti maglioni lavati male
modificandone forme e colori.

Era furente, bianca d'ira,
perchè lui se n'era andato un attimo prima
Il suo sole era sparito dietro le montagne
proprio mentre lei usciva fresca dal suo bagno
tra le onde perlacee dell'oceano.
Le nuvole avrebbero dovuto trattenerlo.
Si, proprio loro, invidiose come sempre,
loro che potevano accarezzarlo a piacimento durante il giorno,
loro con quel fare civettuolo che si lasciavano scaldare dai suoi raggi,
proprio loro, quelle arpie.

Non restava che regnare sulla notte
aspettando la prossima occasione.
Con maestosità presa a brillare più di prima
e si allargò alta nel cielo,
gonfia non più d'odio
ma solo di sospirante amore.

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